Tracce di Luce

L'UNZIONE in Betania

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view post Posted on 21/10/2013, 11:18
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CITAZIONE (Romano III @ 23/8/2013, 20:44) 
Bellissimo questo versetto:

Presso la città di Bethania Gesù doveva essere molto amato e molto conosciuto per i suoi miracoli e soprattutto per aver resuscitato l'amico Lazzaro.

Il sabato sera, in suo onore, gli fecero un convito in cui erano presenti Lazzaro che banchettava con lui, Marta impegnata nel servire e nelle faccende domestiche e Maria sorella di Marta.

Maria ad un certo momento entra nella sala del convito con un vasetto di alabastro.

Anche in Marco leggiamo questo episodio:

Marco 14,3-4


Il convito di Betania
3 Ora egli, trovandosi a Betania in casa di Simone il lebbroso, mentre era a tavola, entrò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato di autentico nardo, di grande valore; or ella, rotto il vaso di alabastro, glielo versò sul capo. 4 Alcuni si sdegnarono fra di loro e dissero: «Perché tutto questo spreco di olio?


Marco specifica delle notizie molto importanti ovvero:

. siamo a casa di Simone il lebbroso, probabilmente Simone era stato guarito in precedenza da Gesù

- il nardo genuino era un unguento aromatico rarissimo e di inestimabile valore estratto da una pianta aromatica Indiana

- era usanza delle donne Palestinesi offrire dopo la lavanda delle mani e dei piedi oli profumati a tutti gli ospiti

Vorrei inoltre aggiungere una cosa molto importante:
In Palestina le donne ricche portavano con sé in una collana una fiala di alabastro contenente questo pregiatissimo unguento.
Questo pregiatissimo olio spesso era parte della dote e secondo le usanze queste donne solevano rompere le fiale e cospargere il corpo del loro amato prima della sepoltura.

- il nardo è menzionato anche nel cantico dei cantici

Cantico 1,12

Mentre il re siede a mensa, il mio nardo effonde la sua fragranza.


Matteo 26:6-7


Maria di Betania unge il capo a Gesù
=(Mr 14:3-9; Gv 12:1-8) Lu 7:36-50
6 Mentre Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso, 7 venne a lui una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d'olio profumato di gran valore e lo versò sul capo di lui che stava a tavola.


(...)

Giuda protesta subito con la scusa della beneficenza ( era lui che teneva la cassa dei discepoli e che ne attingeva di nascosto)

Giovanni 12,6

Or egli disse questo, non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro e, tenendo la borsa, ne sottraeva ciò che si metteva dentro.


Marco ci dice che alcuni si sdegnarono, quindi non solo l'Iscariota:

Marco 14,4-5

4 Alcuni si sdegnarono fra di loro e dissero: «Perché tutto questo spreco di olio? 5 Poiché si poteva vendere quest'olio per più di trecento denari e darli ai poveri». Ed erano indignati contro di lei.


Bellissima la risposta di Gesù:

Marco 14,6-9

6 Ma Gesù disse: «Lasciatela fare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto una buona opera verso di me. 7 Perché i poveri li avrete sempre con voi; e quando volete, potete far loro del bene; ma non avrete sempre me. 8 Ella ha fatto ciò che poteva; ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9 Ma in verità vi dico che in tutto il mondo, ovunque sarà predicato questo evangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che costei ha fatto».


Matteo 26,12-13

12 Poiché, versando questo olio profumato sul mio corpo, ella lo ha fatto per preparare il mio corpo per la sepoltura. 13 Io vi dico in verità, che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo evangelo, si racconterà anche ciò che costei ha fatto, in memoria di lei».




Ciao Romano, scusa se riprendo in mano questo episodio.
E' da stamani presto che mi frulla in testa questo episodio dell'Unzione.

Forse perché il mio cervello è fatto così, non so, oppure il silenzio mi fa capitare di qeste riflessioni... boh.
Lasciamolo fare... ben vengano le riflessioni se possono servire a tutti noi.

Bene, dicevo, a proposito dell'episodio dell'unzione in Betania c'è un particolare che mi colpisce e a cui forse non avevo mai pensato.
A parte che nel Vangelo di Marco si dice che "alcuni si sdegnarono per quello spreco d'olio..." mentre in Matteo viene asserito che si trattava di Giuda.
Quasi sicuramente Giuda era presente anche se non viene dichiaratamente asserito nel vangelo di Marco.
Dico questo perché successivamente all'atto dell'unzione e della critica di Giuda per quello spreco, Gesù gli si rivolge dicendo di lasciarla fare poiché "Ella ha fatto ciò che poteva; ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura."

Ecco, è qui il punto che mi ha fatto pensare.

Se Gesù si rivolge a Giuda con una affermazione simile forse voleva far capire all'apostolo che "sapeva" del suo intento nel volerlo tradire? Sapeva che presto sarebbe morto anche se niente (probabilmente) lo faceva pensare in quel momento.
Forse, in quella affermazione gli lanciava un messaggio silenzioso affinché potesse ancora redimersi.?. forse a quel momento avrebbe potuto pentirsi?
Infatti, nell'ultima cena, quando Gesù disse "uno di voi mi tradirà" e gli apostoli gli chiesero "chi di noi ti tradirà?"... Lui rispose "colui che intinge nel mio piatto".

Giuda intinse nel suo piatto (che fra l'altro va detto che a quei tempi era segno di stima e considerazione, non di maleducazione come lo considereremmo oggi, dico giusto?) e poi l'evangelista dice "allora il diavolo entrò in lui".

Tutto questo discorso per dire che il diavolo entrò in Giuda altrimenti (forse) non avrebbe potuto rendersi colpevole di un tradimento simile... tuttavia i richiami alla redenzione gli sono arrivati anche durante l'unzione in Betania.
Ma forse sto interpretando in maniera sbagliata...
 
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view post Posted on 22/10/2013, 17:43
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Romano III

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Edited by Romano III - 23/1/2014, 06:34
 
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view post Posted on 9/11/2013, 08:52
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Riprendo un attimo il discorso su Giuda, figura alquanto controversa e di difficile comprensione, almeno per me.
Mi è capitato di dover parlare con alcune persone di questo apostolo che, secondo alcuni, sarebbe da scagionare da ogni colpa in quanto se era scritto che Gesù dovesse essere tradito da qualcuno, questo apostolo si sarebbe caricato di questa responsabilità per cui la sua non è più una colpa ma un fardello pesantissimo.
Un fardello e un senso di colpa che una volta compiuto lo avrebbe portato al suicidio.

Ma se le cose stanno davvero così e tutto era scritto che dovesse andare così, c'è da domandarsi davvero dove stia la sua colpa.

Io voglio pensare che ci sia sempre una scelta per ognuno di noi e anche per Giuda possa esserci stata la possibilità di scegliere.
Certo è che, come si diceva in altri post, durante l'ultima cena, quando Giuda intinse nel piatto di Gesù, il diavolo entrò in lui e uscì dal cenacolo per andare a denunciarlo.

Si dice "il diavolo entrò in lui".
Sicuramente Giuda, con il suo modo di vivere, aveva sempre prestato il fianco al maligno pur condividendo con Gesù e gli altri 11 la missione apostolica ma c'è da chiedersi fino a dove, veramente, si sia macchiato di una colpa di cui si parla da duemila anni oppure sia stato scelto per un così grave e infausto compito...

Ci sono molti pareri discordanti.
Mi sono sentita dire spesso delle frasi del tipo "povero Giuda, guarda che compito infausto ha avuto...".
Insomma, si vuole talvolta dipingere Giuda come una vittima di un libro già scritto, quindi un predestinato a quel compito.

Ma allora dove sta la sua colpa? ma soprattutto viene da chiedersi... se tutto è sempre scritto prima la libertà dell'essere umano dov'è?

Forse Giuda ha sbagliato nel suicidarsi perché non ha creduto nella misericordia divina?
Beh, le domande sono molte e difficili, me ne rendo conto... ma sono tante le voci che ho sentito nel tempo a riguardo.



 
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view post Posted on 10/11/2013, 21:26
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Romano III

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Edited by Romano III - 23/1/2014, 06:34
 
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view post Posted on 12/11/2013, 08:56
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CITAZIONE
mettendo insieme i racconti abbiamo diverse versioni da un Giuda che tradisce Gesù perché non comprende chi sia in realtà, infatti come gli altri apostoli attendeva un messia liberatore e rivoluzionario ( un re) e quando si accorge che non è il Messia atteso lo tradisce e lo vende per trenta denari, cioè il prezzo di uno schiavo oppure Giuda tradì il Maestro per denaro oppure ancora egli tradì il maestro affinché si adempissero le scritture, il maestro sceglie colui che lo tradirà e lo consegnerà.
infatti Cristo potrà portare a compimento la sua missione soltanto adempiendo al fato di cui egli conosce già gli eventi.

Giuda scelse con suo libero arbitrio di tradire il maestro.

Ti ringrazio. Era quello che volevo sapere.
Giuda tradisce deliberatamente Gesù, vuoi perché deluso, vuoi per pura avidità. Gesù sapeva tutto e lo sceglie fra i dodici.
Penso (ma è una mia opinione) che il demonio sia stata una presenza costante nella vita del Cristo, nonostante ne avesse vinto le tentazioni durante i 40 giorni di deserto.
Credo che non lo abbia mai lasciato...ci abbia sempre provato in tutti i modi, fin sulla croce quando, finalmente, Gesù dice quella frase "tutto è compiuto".

Nel profondo del mio animo ho sempre sperato che Giuda potesse redimersi, chissà come, e che potesse chiedere perdono ma Dio lascia che l'uomo scelga.
Secondo me, con il suicidio, mette un sigillo al suo misfatto. Se almeno avesse compreso e avesse chiesto perdono ai piedi della croce!!

Del resto, se in un tempo indefinibile, l'angelo caduto, il serpente antico, ebbro di tanto male compiuto, provasse nostalgia della Luce che ha abbandonato? e se un giorno potesse esservi anche per lui e gli altri demoni qualche speranza?

Gli angeli caduti che volontariamente hanno abbandonato la Luce divina, smarriti nel labirinto delle tenebre, assaliti dalla nostalgia di quella perdita, potrebbero essere perdonati da Dio e tornare a Lui!?

La creatura ha il buio e la Luce... sta alla creatura scegliere se illuminare la sua via o vivere nel buio. Il buio porta al male, a compiere il male, ma se si sceglie di seguire la Luce le tenebre sono sconfitte.
E' quindi il male che è nella creatura che viene sconfitto ma non la creatura stessa.

Queste sono solo mie supposizioni dettate da alcune meditazioni che faccio e che portano lontano il mio pensiero. Forse sono solo voli pindarici, inutili elucubrazioni mentali.

Fermo restando il fatto che per la nostra salvezza la venuta del Cristo doveva avvenire così, come è avvenuta e nella quale crediamo fermamente.
E' il cardine su cui si poggia tutta l'impalcatura. E' la base, il fondamento, la roccia.
Ci è stata data una via, sta a noi seguirla.

Grazie Romano, bella questa discussione.
 
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view post Posted on 28/11/2013, 09:32
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Del resto, se in un tempo indefinibile, l'angelo caduto, il serpente antico, ebbro di tanto male compiuto, provasse nostalgia della Luce che ha abbandonato? e se un giorno potesse esservi anche per lui e gli altri demoni qualche speranza?

Gli angeli caduti che volontariamente hanno abbandonato la Luce divina, smarriti nel labirinto delle tenebre, assaliti dalla nostalgia di quella perdita, potrebbero essere perdonati da Dio e tornare a Lui!?



Domande senza risposta... troppo difficile rispondere... e chi lo sa se in un tempo indefinito potrebbe accadere che anche l'angelo caduto ritorni al Padre?

Nel frattempo, però, lei, Maria di Betania... ci dà l'esempio su come agire... nel suo gesto, con il suo silenzio carico di emozione, ci propone un gesto valido.

Questa immagine mi colpisce... non solo per questo gesto silenzioso di Maria ma per quella mano di Gesù sulla sua testa.
E' una immagine che trasmette molto amore.
Da notare la mano di Gesù che è illuminata (come il piede) e il volto di Maria che pare illuminato dalla luce riflessa dal piede stesso...
in quel gesto amorevole e silenzioso lei mostra di avere scelto la Luce, di desiderare la Luce e di abbracciarla.
Niente più conta... in quel momento lei trova tutto, il suo tutto.



 
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view post Posted on 2/6/2014, 16:12
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Mi sono accorta adesso che anche questa bella discussione a cui tenevo molto è stata mutilata !!! Cosa che era accaduta nei post "I nostri custodi" ma di cui mi ero accorta a suo tempo!

Il comportamento umano, spesso, purtroppo, va ben oltre l'immaginabile...
che male c'era a lasciare i post dove si trovavano"?
Che cosa vuole significare? una vendetta... un dire NO per che cosa? perché non si cerca di spiegare... di capire... sono rimasti i post laddove li avevo quotati... gli altri "scomparsi" "cancellati", tolti brutalmente...
ma a che pro tutto questo? che cosa si voleva dimostrare e a chi? a me??!!

Alla faccia di fratello "dialogo" aperto e di sorella "fratellanza"!!!

E non metto (io) nessuna emoticon beffarda...
La beffa è già così palese.
 
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view post Posted on 12/9/2014, 16:06
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Lucy

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Non c'è limite all'ignoranza... cara Andante mi spiace moltissimo, stavi facendo un capolavoro!!!
che peccato!

 
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view post Posted on 14/9/2014, 10:09
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CITAZIONE (lucy1 @ 12/9/2014, 17:06) 

Non c'è limite all'ignoranza... cara Andante mi spiace moltissimo, stavi facendo un capolavoro!!!
che peccato!


Grazie per l'apprezzamento Lucy!
Il vero capolavoro lo ha fatto Gesù commentando il gesto durante l'Unzione... un gesto che nessuno potrà mai cancellare!

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view post Posted on 19/4/2015, 08:20
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Eccomi qua a riprendere una discussione molto cara...
Questa donna è un esempio.


Più volte il vangelo narra di un Gesù a lezione dalle donne. Una di queste circostanze in cui ritroviamo Gesù alla scuola di una donna è proprio nella casa di Betania là dove apprende che cos’è lo spreco dell’amore.



Ai discepoli aveva detto espressamente: Tra due giorni è Pasqua e il Figlio dell’uomo viene consegnato per essere crocifisso (Mt 26,2).
Ma da parte loro nessuna reazione, anzi, avevano rimosso la notizia. Proprio mentre si complotta contro di lui, Gesù si ritira a Betania, in quella che Paolo VI chiamerà la casa dell’amicizia dove una donna sorprende tutti con un gesto gratuito, dal sapore profetico.

Proviamo a tenere davanti a noi la scena: al centro c’è Gesù, ai suoi piedi una donna compie un gesto di straordinaria tenerezza verso il corpo di Gesù.
Sullo sfondo le critiche, interessate, di Giuda. Infine la parola di Gesù che elogia il gesto della donna.

Maria non proferisce parola con nessuno, neanche con Gesù. È ciò che compie, invece, la sua parola più eloquente che Gesù non mancherà di mettere in risalto.

Il gesto di Maria va riletto alla luce di quell’altra scena che accade sempre nella casa di Betania, dove di nuovo Gesù è al centro e Maria ai suoi piedi mentre ne ascolta le parole. Anche in questo caso non mancano le critiche al comportamento di Maria da parte della sorella Marta (Lc 10,38-42).

Le due scene presentano non poche analogie: Gesù è al centro; Maria è convinta che per lui si può “perdere” molto tempo, per lui si può “sprecare” tanto costoso profumo. In entrambe le scene il comportamento di Maria, totalmente assorbita dalla persona di Gesù, non è capito, anzi è pesantemente criticato.

Marta vorrebbe che la sorella la aiuti nelle faccende di casa invece di stare ai piedi di Gesù in ascolto; Giuda vorrebbe che il costoso profumo venga venduto per dare il ricavato ai poveri. La scelta di una esistenza dominata dalla centralità di Gesù, segnata dalla dedizione esclusiva per lui, per la sua parola, per la sua persona, non è compresa.

Sembra scelta irresponsabile perché carica sulle spalle degli altri i compiti della vita quotidiana, sembra una scelta irresponsabile perché spreca risorse che potrebbero esser meglio utilizzate. Non tutti capiscono e apprezzano la scelta di uomini e donne che dedicano tutt’intera la loro esistenza all’Evangelo.

Per Maria non c’è niente di più importante della persona di Gesù.

Non così per Giuda: perché non si è venduto…? Di che cosa accusa Maria, anche se in forma implicita? Di aver sperperato i soldi. A lui non interessano i poveri ma l’avidità del denaro. Giuda protesta perché quel profumo vale trecento denari. Quale contrasto! Lui venderà il Maestro per molto meno: trenta denari appena.

Maria e Giuda sono due figure opposte:

– Maria, l’amica fedele, unge di profumo Gesù; Giuda, l’amico traditore, ne provoca la morte.

– Maria, con la sua azione compie qualcosa di gratuito; Giuda, con le sue critiche, manifesta il suo essere schiavo del denaro.

– Il gesto di Maria fa sì che la casa si riempia di profumo; la domanda di Giuda manifesta il clima asfittico creato da chi ha torbide intenzioni di frode.

A Betania Gesù si misura con una donna che, come la vedova di Mc 12,38-44, non trattiene nulla per sé. Quella donna, infatti, avrebbe potuto limitarsi a versare la misura sufficiente (quanto bastava) per onorare quell’ospite ragguardevole risparmiandosi così le critiche dei commensali. Lo sappiamo: nulla di nuovo accade nella vita quando ci si ferma alla logica del quanto basta.

Il buon senso giudica un simile gesto come irrazionale proprio come irrazionale l’obolo da parte di quella vedova che peraltro era esente dal dover versare la tassa al tempio. A tutti noi è stato insegnato che una cosa preziosa va usata con parsimonia: sarà proprio questo, infatti, che susciterà il commento di disapprovazione da parte dei commensali.

Eppure, possiamo dire che è proprio a Betania che Gesù ha imparato ciò che poi farà nell’ultima cena con i suoi discepoli. Quel gesto gli rimarrà impresso nella memoria del cuore tanto gli era piaciuto. Di lì a poco, infatti, farà la stessa cosa con i suoi discepoli: Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine (Gv 13,1).
E lo farà con una lavanda d’amore, lui il Maestro, il Signore, ai piedi dei suoi discepoli.
Persino ai piedi del suo traditore.



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view post Posted on 16/12/2022, 16:07
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Dopo un bel po' di tempo riprendo questa discussione.
Sono passati alcuni anni e in me è maturata una consapevolezza nuova, più mi sono addentrata nelle scritture più ho compreso di quanto siano state profetiche.
Oggi siamo in tempi di passaggio, proprio come il popolo in fuga dall'Egitto e dalla schiavitù, arrivò davanti al mare che si aprì.

Stanno venendo alla luce molte verità, più o meno belle ma sono VERE.
E fra queste saranno smascherate molte ipocrisie di genti che dicono di credere, di avere fede ma desiderano solo sfoggiare la loro cultura, il loro sapere ma... come disse S.Paolo:


Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla.

Prima lettera ai Corinzi cap. 13
 
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view post Posted on 14/4/2024, 19:12
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L'UNZIONE IN BETANIa, con Paolo Scquizzato

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