San Valentino leggenda!!!

Nell vita di San Valentino, vescovo di Terni, si trovano numerose testimonianze di atti d'amore; ed ecco perchè il Santo è stato dichiarato protettore degli innamorati.

Attorno alla figura di San Valentino sono note diverse leggende che hanno in comune l’ispirazione al sentimento dell’amore.

San Valentino era vescovo della città di Terni, vissuto due secoli dopo la morte di Cristo, in un momento difficile, contrassegnato dalle persecuzioni nei confronti dei cristiani.

La celebrazione della sua persona come simbolo dell’amore tra due persone, è da ricercarsi nell’esigenza della Chiesa di proporre modelli sostitutivi ai riti pagani, che prevedevano azioni contrarie ai dogmi della Chiesa.

San Valentino benedisse per primo l’amore tra un legionario pagano, che si convertì, e una cristiana; ma la sua vita è legata a leggende che riguardano importanti atti d’amore.





Leggenda di Sabino e Sarapia

La leggenda narra di un giovane centurione romano di Terni, Sabino, che si invaghì della bella Serapia. Il giovane romano chiese ai genitori della ragazza la sua mano, ma poiché non era cristiano, declinarono la proposta. Serapia suggerì a Sabino di recarsi dal Vescovo Valentino per convertirsi al cristianesimo e ricevere il sacramento del battesimo. Sabino, per amore, seguì il consiglio ma qualche giorno prima del matrimonio Serapia si ammalò di tisi. Sabino, in preda alla disperazione, chiese al Vescovo Valentino di non essere separato dalla sua amata, perché senza di lei non voleva vivere. Nonostante la ragazza fosse moribonda, Valentino celebrò il loro matrimonio; mentre li benediva, un profondo sonno calò sui due giovani e li unì per sempre in un unico destino.



Leggenda della riconciliazione con la rosa

Mentre era intento a curare le rose del suo giardino, il Vescovo Valentino, udì passare una coppia di giovani che litigavano. Decise di regalare loro una rosa, che i giovani strinsero insieme come atto di riconciliazione; poco dopo si sposarono e chiesero al Vescovo di benedire la loro unione. La storia si diffuse e gli abitanti decisero di recarsi dal Vescovo in pellegrinaggio ogni 14 del mese; ma Valentino poco dopo morì, era il 273 DC, e la data della benedizione restò circoscritta al 14 febbraio.



Leggenda dei bambini

San Valentino permetteva a tutti i bambini della città di frequentare il suo giardino, garantendo così loro un posto accogliente e sicuro in cui giocare. Quando i bambini tornavano a casa per cena, San Valentino dava loro un fiore da portare alle mamme, questo gli garantiva che i piccoli facessero presto ritorno a casa. Da questa usanza nasce il tradizionale dono floreale come omaggio nei confronti della donna.



Leggenda dei colombi

Attorno alla figura di San Valentino sono note diverse leggende Nel grande giardino di Valentino, giocavano i bambini della città; la sera, dava loro un fiore da portare alle mamme al ritorno. Quando Valentino venne imprigionato e condannato al carcere a vita, il suo primo pensiero corse ai suoi bambini che non avrebbero più giocato nel suo giardino. Intervenne il Signore, facendo fuggire due piccioni viaggiatori che Valentino custodiva in giardino. Questi volarono dal loro padrone in prigione e dalle sbarre della finestra attirarono la sua attenzione. Valentino li prese e legò loro due sacchetti a forma di cuore, l’uno contenente un biglietto, l’altro una chiave, poi li liberò e loro fecero ritorno al giardino. Il biglietto riportava la scritta “A tutti i bambini che amo…dal vostro Valentino”; la chiave era quella che apriva il giardino, consentendo a tutti i bambini di beneficiarne in futuro.